Federazione dei Comuni del Camposampierese

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La Federazione è …”rosa”: impiegate oltre il 60% di donne. L’età media dei dipendenti è di 49 anni.

Pubblicata il 07/03/2023


Età media di 49 anni, con quasi 2/3 su presenza femminile: sono solo alcuni dei dati contenuti nel Piano di azioni positive triennio 2023-2025 della Federazione dei Comuni del Camposampierese.
 
Un documento unitario che comprende i dati della federazione e dei dieci Comuni aderenti (Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, Loreggia, Massanzago, Piombino Dese, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Villa del Conte, Villanova di Camposampiero) e che ha come scopo principale l’applicazione concreta delle pari opportunità nonché la prevenzione e rimozione di qualunque forma di discriminazione per gli enti che la compongono.
 
Ad essere impiegati negli 11 enti ci sono 289 dipendenti.
L’età media dei dipendenti della Federazione dei Comuni del Camposampierese è 49. Il Comune con l’età media più alta è Villa del Conte (54) quello, invece, con l’età media più bassa è Campodarsego (45). Considerando che la media nazionale è 50 anni, la Federazione si assesta poco al di sotto della media nazionale.
 
Dall’analisi dell’età media dei dipendenti dei Comuni della Federazione dei Comuni del Camposampierese si nota che il 53% dei dipendenti è sopra i 50 anni di età e il 20% è sotto i 40 anni, di cui il 7% sotto i 30 anni.
L’andamento anagrafico si rispecchia in quasi tutti gli enti ad eccezione dei Comuni di Borgoricco, Campodarsego, Camposampiero, e della Federazione in cui la maggioranza dei dipendenti è sotto i 50 anni di età.
 
Dei 289 dipendenti, 177 sono donne (61,2%) e 112 sono uomini (38,8%)
In generale in tutti gli enti la maggioranza dei dipendenti è di sesso femminile esclusa la Federazione e il Comune di Massanzago, in cui ci sono più dipendenti uomini che donne.
Il Comune con la percentuale maggiore di dipendenti donne è Villa del Conte (86,67%) mentre quella minore è Massanzago (29,41%).
 
Dalla distribuzione dei dipendenti per genere e categoria emerge che più del 50% dei dipendenti è inquadrato nella categoria C (161 su 289), con una netta maggioranza di donne, andamento che si rispecchia sia a livello generale che per singolo ente.
Inoltre gli uomini, pur essendo in minoranza rispetto alle donne, occupano in percentuale categorie più elevate: il 31% degli uomini è di categoria D o superiore contro il 22% delle donne (9 punti percentuali di differenza).
Altro dato che emerge è che la maggior parte del personale impiegatizio non direttivo (cat. C) degli enti aderenti alla Federazione è di sesso femminile, mentre nella categoria B la maggioranza è di sesso maschile, il dato è riferibile al fatto che generalmente nella cat. B sono inquadrati gli operai e generalmente sono uomini.
 
Per quanto riguarda le posizioni organizzative in termini assoluti sono equilibrate rispetto al sesso, ma se si rapportano al totale dei dipendenti per genere si evince che il 11,8% (1 su 10) delle donne riesce a fare carriera ed assumere una posizione di responsabilità negli Enti della Federazione contro il 19,6% (2 su 10) degli uomini.
 
Rispetto alla conciliazione vita/lavoro ci sono enti in cui l’orario di lavoro ridotto è maggiormente utilizzato quali Camposampiero o Villanova di Camposampiero i quali hanno circa 1 dipendente su 4 del personale a tempo parziale, mentre, enti come Massanzago, Piombino Dese e Campodarsego hanno pochi o nessun dipendente a tempo parziale.
In generale il 92% dei part-time è concesso a donne.
 
Commenta il Presidente della Federazione dei Comuni del Camposampierese, Antonella Argenti: “La Federazione non è altro che uno spaccato di quella che è la situazione generale in Italia per quanto riguarda la Pubblica amministrazione dove prevale il numero di donne rispetto al numero degli uomini impiegati e dove normalmente questi ultimi hanno più facilità di accesso alle carriere. Una disparità che un tempo era molto marcata ma che adesso si sta lentamente rilanciando in una direzione opposta che auspico davvero ci porterà alla parità di genere.
Ci tengo comunque a sottolineare che nel lavoro non è al genere che si guarda ma alla professionalità, alle capacità e all’umanità dei collaboratori e per questo, da Presidente della Federazione e a nome di tutti i colleghi, ringrazio le donne e gli uomini che compongono la grande squadra della Federazione e che negli anni ci hanno permesso di raggiungere ottimi risultati.
La presenza femminile, nella vita, come nel lavoro, non è una semplice appendice ma è essenziale perché spesso l’atteggiamento materno e di cura e dedizione insito nella donna permette di trovare efficaci soluzioni ai problemi non solo in termini di numeri ma anche in termini di qualità e modalità.
Oltretutto, senza nulla togliere agli amici colleghi e pregiati collaboratori, per la Federazione l’annata 2023 si presenta con una gestione molto in "rosa", con me come Presidente, con la presidente del Consiglio, Elena Vittadello, e la dirigente Anna Maria Giacomelli accanto a responsabili e collaboratrici validissime: una ulteriore garanzia che tutti i traguardi saranno messi a segno”.
 


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